fiori che cadono

venerdì 28 settembre 2012

Anche a La Spezia sorge il sole


Nel cammino di conversione la preghiera diventa 

contemplazione e la creazione il libro di Dio.

mercoledì 26 settembre 2012

Monaco guerriero


Due uomini, entrambi gravemente ammalati, occupavano la stessa stanza di ospedale. A uno dei due era permesso di drizzarsi a sedere per un’ora ogni pomeriggio per aiutare il drenaggio dei fluidi nei polmoni. Il suo letto era proprio accanto l’unica finestra della stanza. L’altro uomo invece doveva starsene sdraiato tutto il tempo sulla schiena. I due uomini chiacchieravano all’infinito: parlavano 
delle loro mogli e le loro famiglie, la loro casa, il lavoro, l’impegno del servizio militare, o dove avevano passato le vacanze.

Ogni pomeriggio, l’uomo vicino alla finestra, quando poteva stare seduto, passava il tempo a descrivere al suo compagno di stanza tutte le cose che poteva vedere fuori, tanto che l’altro cominciò a vivere solo per quei periodi di una ora quando il suo mondo si sarebbe allargato e ravvivato da tutta l’attività e il colore dell’universo là fuori.

La finestra dava su un parco con un laghetto delizioso. Anatre e cigni giocavano sull’acqua mentre i bambini facevano navigare le loro barchette. Giovani coppie di innamorati camminavano abbracciati in mezzo a fiori di tutti i colori, mentre si poteva vedere in lontananza una bellissima vista della città.

Mentre l’uomo vicino alla finestra descriveva questi squisiti dettagli, l’altro chiudeva gli occhi immaginando la pittoresca scena. Un caldo pomeriggio, l’uomo alla finestra descrisse il passaggio di una banda. Sebbene egli non potesse sentirla, poteva vederla con l’occhio della sua mente mentre il compagno di stanza vicino alla finestra gliela rappresentava con parole ricche di particolari.

Giorni e settimane passarono. Un mattino, entro’ l’infermiera di turno con dell’acqua perché si lavassero, ma trovò l’uomo vicino alla finestra privo di vita, sembrava fosse morto nel sonno, pieno di pace. L’infermiera si rattristò molto e chiamò i portantini per portar via il corpo. 

Appena gli sembrò opportuno, l’altro uomo chiese se poteva essere spostato vicino alla finestra. L’infermiera fu felice di accontentarlo e, assicuratasi che tutto fosse a posto, lo lasciò solo.

Lentamente, l’uomo si tirò su a fatica su un gomito e si sforzò pian piano per girarsi verso la finestra per guardare fuori. Davanti alla finestra non c’era che un muro bianco.

L’uomo chiamò l’infermiera e le domandò cosa avesse potuto spingere il compagno scomparso a descrivere quelle cose meravigliose fuori della finestra. L’infermiera rispose che l’uomo era cieco e non avrebbe potuto vedere neanche il muro. Forse, disse, voleva solo incoraggiarla….

Conclusione:

C’è tanta felicità nel rendere gli altri felici, nonostante la nostra propria situazione. Dividere i dispiaceri li mitiga, ma dividere la gioia, la raddoppia….

Se vuoi sentirti ricco, elenca tutte le cose che hai che il denaro non puo’ comprare.

“L’oggi è un presente, ecco perché si chiama presente”……







domenica 23 settembre 2012

sabato 22 settembre 2012

Canto della Fata d’Autunno

Ecco una foglia di Platano dorata

sfiorare la Terra con Vento giocando

perché io che d'Autunno sono la Fata

giro lieve tra i rami danzando.

Eccone un'altra, e un'altra ancora:

tutte seguono l'audace sorella.

Così, prima che si desti Aurora,

un tappeto d'oro ricopre la terra

Vento, fratello, soffia! Soffia più forte!

Vedi? C'è già neve con la liliale veste

che aspetta, laggiù, aldilà delle Porte,

l'avvento del Tempo di Ghiaccio che tesse.

Ma questa è ancora la mia ora dorata,

mia e dei miei piccoli elfi soltanto,

che m'aiutano solerti nel lavoro incantato

di dipingere d'Autunno e di te, Vento, il canto.

(fonte web)




giovedì 20 settembre 2012

martedì 18 settembre 2012

Maria: educatrice alla fede


Facciamoci aiutare da Maria per vivere in pienezza


 quest'anno dedicato alla fede."Anche a nostri giorni la fede 

è 

un dono da riscoprire,da coltivare e testimoniare"

Il Signore"conceda a ciascuno di noi di vivere la bellezza e 

la 

gioia di essere cristiani"

domenica 16 settembre 2012

sabato 15 settembre 2012

Cogli questo piccolo fiore - Rabindranath Tagore


Cogli questo piccolo fiore 
e prendilo. Non indugiare! 
Temo che esso appassisca 
e cada nella polvere. 


Non so se potrà trovare 
posto nella tua ghirlanda 
ma onoralo con la carezza pietosa 
della tua mano - e coglilo. 

Temo che il giorno finisca 
prima del mio risveglio 
e passi l'ora dell'offerta. 

Anche se il colore è pallido 
e tenue è il suo profumo 
serviti di questo fiore 
finché c'è tempo - e coglilo.

 

giovedì 13 settembre 2012

giovedì 6 settembre 2012

♥ Hermann Hesse ♥

Silenziosa trema l'estate, 
declinando alla sua fine. 
Gocciano foglie d'oro 
giù dalla grande acacia. 
Ride attonita e smorta 
...l'estate 
dentro il suo morente sogno. 
S'attarda fra le rose, 
pensando alla sua pace; 
lentamente socchiude 
i grandi occhi 
pesanti di stanchezza. ♥




mercoledì 5 settembre 2012

Venedig