fiori che cadono

giovedì 11 novembre 2010

Leggenda della Stella Alpina

Una volta, tanto tempo fa, una montagna malata di solitudine piangeva in silenzio. Tutti la guardavano stupiti: i faggi, gli abeti, le querce, i rododendri e le pervinche. Nessuna pianta però non poteva farci niente, poiché era legata alla terra dalle radici. Così neppure un fiore sarebbe potuto sbocciare tra le sue rocce. Su dal cielo, se ne accorsero anche le stelle, quando una notte le nuvole erano volate via per giocare a rimpiattino tra i rami dei pini più alti, una di loro ebbe pietà di quel pianto e, senza speranza scese guizzando dal cielo. Scivolò tra le rocce e i crepacci della montagna, finché si posò stanca sull'orlo di un precipizio. Brrr!!!... Faceva freddo .. Era stata proprio pazza per aver lasciato la serena tranquillità del cielo! Il gelo l'avrebbe certamente uccisa... Ma, la montagna corse ai ripari, grata per quella prova d’amicizia data col cuore. Avvolse la stella con le sue mani di roccia in una morbida peluria bianca. Quindi, la strinse legandola a sé con radici tenaci… E quando l'alba spuntò, era nata la prima Stella Alpina.
da: web


stella alpina = coraggio


Quella che ho trascritto è una leggenda ma ora desidero raccontarvi una storia vera.
Questo fiore è simbolo di coraggio per via dello sprezzo del pericolo che talvolta esso richiede per essere raccolto sulle rocce.
Durante il periodo di leva mio papà raccolse una stella alpina sulle rocce del Monte Grappa e la portò in dono alla sua fidanzata che aveva solo 18 anni. Quella fidanzata è diventata mia mamma che tenne sempre quel fiore nel suo portafoglio come un bene prezioso.
Quando mia mamma ci ha lasciato, all’età di 95 anni, per raggiungere mio papà nel Regno dei Cieli io ho preso quella stella alpina e, dopo averla baciata, gliel’ho appuntata sulla giacca. Così ha continuato a tenere con sé quel fiore da lei gelosamente conservato per tutti quegli anni.

mercoledì 10 novembre 2010

Campanula

Uscendo dal cancello di casa, in una di queste molto dolci mattine di novembre ho visto questa piccola campanula spuntata come all'improvviso in mezzo al cemento. Mi ha colpito la sua perfezione: il calice delicato dalle tenere sfumature violette, le foglioline a forma di cuore, persino l'atteggiamento del fiore: timido ma anche deciso nel farsi osservare.
Nato come dal nulla: mi piace tanto pensare che una tale bellezza e perfezione non hanno avuto bisogno di nulla per esistere. Eppure esistono. C'è come una speranza in tutto questo...

(dal web)


campanula = sottomissione