Il mio primo viaggio
Quasi tutti i viaggi che ho fatto erano tutti viaggi di lavoro di mio papà che era un trasfertista per una ditta che eseguiva lavori industriali per varie Società sparse per l'Italia.
Il primo che ho fatto non posso ricordarmelo perchè avevo solo 5 mesi e 12 giorni e lo conosco dai racconti dei miei genitori.
Era il 7 ottobre del 1935, ricordo bene la data perchè partimmo il giorno dopo il matrimonio di una mia zia paterna, e dal nostro ridente paesino sulla Riviera del Brenta (VE) siamo andati in un altro paesino, meno ridente perchè era già coperto dalla neve alta, dell'entroterra savonese a Cairo Montenotte, località che fa parte della Comunità dell'Alta val Bormida. Dovevano iniziare una Cokeria che con il carbone produceva il gas per la città. Perciò serviva l'intervento della ditta che costruiva gli impianti industriali
Mi dicono che ero una bimba paffutella che sorrideva a tutti e durante il viaggio sono stata molto buona: mangiavo, dormivo e quando ero sveglia sorridevo a tutti facendo loro le feste.
Allora, e per molti anni appresso, i viaggi erano interminabili; il treno era trainato da una locomotiva a vapore che faceva un fumo bianco che se si tenevano i finestrini aperti depositava puntini neri sugli abiti e sulle parti scoperte del corpo. Quando scendevamo dal treno sembravamo tutti carbonai. Le signore avevano gli abiti da viaggio che consisteva in un tailleur in tela grigia con camicetta sempre grigia ma leggermente più chiara in modo che potevano lavarlo nel mastello da bucato.
Locomotiva a vapore