Quanto, ahimè, avria desiderato
essere vento, oppur dolce brezza,
che, pur sospinto dall'ignoto fato,
il biondo crine, che cinge bellezza,
con lieve soffio di fior profumato
e acre resin di pini silvestri,
indi rismosso, io avria toccato,
incantato sì dagli aulenti nastri.
Ed il suo viso, che nulla ha notato,
ancor sfiorato da ‘nvisibil mano
molto dolcemente avria baciato;
sarìa poscia alfine trasportato
per altro vento ch'ello mi allontana
di molto, lungi da un simil fato.
Ber si vorria di te tosto,
Dissetar l'arsura al fonte,
attinger al dolce posto,
la essenza di tua vita,
l’'odorosa linfa c'olia,
il ben che Amor condisce
Oh, spietato Inverno,
non temo il tuo gelo!
Colei che mi pensa,
Riscalda ed incendia il mio cuore.
Oh Primavera, tu sei la lettera che io le scrivo...
Gentil come di rose 'n fior,
Parol di tua voce tingi,
di petalo la pelle ancor,
a te il mio cuor sospingi,
non sol di te vorria un'or,
Di vita l'inter costringi.
Gustar vorrei la tua carne,
posseder nuda qui accanto,
la tua anima vibrante,
che vorace di parole,
s'appresta a teneri istanti,
che Amore e versi richiede.
Lievi dita in man tua colgo,
Prendi me a te i salgo,
Soave 'l viso in te i scorgo,
A te Amor 'l cor i volgo,
Accogli 'l mio esser gramo,
fra le strofe scritto è 'T'AMO'
Castel che Regin attende,
Te sol Pensier Costante,
Vin chel dì inebria sai?
Liquor che gusto affianca ormai,
Sei Tu Donna mia diletta,
Per Te Amor il cuor s'affretta.
Amore con amor s’accorda,
viver lungi ancor si deve,
ma ‘l mio cor, lo sai, non scorda,
del candor tuo bianco neve,
star insieme noi dobbiamo,
perché vero è che t’amo.
Gentil note or tu possiedi,
Mi Re Fa si fan chiamare,
Ti saran sempre fra i piedi,
Mancheran non, farsi d'amare,
Lor DIN DAN ogn'or ti dia,
Dolce brezza, "poesia".
rosa blu = mistero, saggezza
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