fiori che cadono

giovedì 14 luglio 2011

PEONIA

La tradizione dice che sia stato l’ex primo ministro Zhou Enlai, nei primi anni ’70, a scegliere la peonia come simbolo della Repubblica Popolare Cinese, fiore da sempre associato alla prosperità e alla felicità. Tuttavia, non va dimenticato che, già nel 400 e nel 500, la peonia era il soggetto più richiesto delle pitture tradizionali.

Un’altra leggenda curiosa è legata all’imperatrice Wu Zetian (624-705 d.C.), passata alla storia per aver chiesto ai giardinieri di palazzo, di poter assistere a una fioritura di peonie nei giardini coperti di neve. Furiosa per la mancata fioritura “invernale”, l’imperatrice ordinò che venissero bruciati tutti i fiori del palazzo. Tuttavia, le radici delle peonie riuscirono a resistere, e dal quel momento la leggenda del “fiore eterno” passò di bocca in bocca in tutti gli angoli del Paese. Infine, solo in tempi più moderni, la peonia si è trasformata da fiore eterno a fiore dell’eterna giovinezza. Per i cinesi superstiziosi, un motivo in più per continuare a celebrarlo.

Nell’antica Cina ed in Giappone, possedere peonie era un privilegio delle famiglie imperiali. Si credeva che la peonia non fosse toccata da nessun insetto ad eccezione dell'ape. La leggenda del Catai narra che l’imperatrice di nome Wu-Tu-Tian voleva imporre la sua volontà su fiori e alberi. Era dotata di poteri magici e ordinò ai fiori dei giardini imperiali di sbocciare tutti insieme, solo la peonia si rifiutò. L’imperatrice infuriata la relegò sui monti ricoperti di neve. La peonia, nonostante ciò, sbocciò meravigliosa e l’imperatrice rassegnata revocò l’esilio e ridiede alla peonia il ruolo di regina dei fiori. Ancora oggi per gli orientali la peonia è simbolo di nobiltà e raffinatezza. Il suo nome in cinese significa bello. In Cina, è il principio yang (uno dei pochi fiori yang); mascolinità, luce, gloria, amore, buona fortuna, ricchezza, giovinezza, felicità. E' spesso associata al pavone.
In Giappone, è simbolo di matrimonio, fertilità, primavera, gloria, ricchezza, allegria. Nell'Asia orientale, si apprezzavano specialmente la varietà paeonia suffructicosa e quella lactiflora, il cui disegno impreziosiva le stoffe pregiate. Tali peonie simboleggiavano la dignità e l'onore.

Nella cultura greca, è sinonimo di guarigione. Quando Ade, ferito da Eracle, chiamò al suo capezzale Peone, figlio d’Asclepio, fu curato talmente bene che Asclepio fu assalito da una grave crisi di invidia. Allora Ade salvò Peone mutandolo in peonia. Un altro mito narra di Peone, che si recò presso Latona, futura madre di Apollo e Artemide. Il parto difficile fu agevolato dal succo di un fiore senza nome che, dopo il parto felice, fu chiamato peonia, in quanto Peone fu in essa tramutato. Il seme era usato come spezia, mentre la radice era usata contro il mal di fegato. Si pensava potesse alleviare gli spasmi ed era data alle puerpere dopo il parto. L'antica medicina popolare attribuiva alla peonia dei giardini (Paeonia officinalis) vari effetti benefici per l'uomo. Per questo motivo, i suoi semi appesi come una catena al collo di un lattante, costituivano un amuleto che difendeva dai dolori della dentizione. Si affermava che i petali e la radice fossero rimedi efficaci contro l'epilessia e la gotta.

In Europa, fu considerata come la rosa senza spine, per cui simbolo di Maria, e come tale era celebrata nei canti sacri. Era ritenuta una pianta degli dèi, capace di cacciare gli spiriti maligni e proteggere dagli incubi notturni. Divenne anche un amuleto contro le tempeste, per questo consigliata ai naviganti. Protegge dai furti. Vanno utilizzati i fiori secchi collocati, posti dove si mettono le chiavi di casa. Per estensione protegge dagli scippi. Fu considerata l’essenza astrale della seconda decade dei Pesci i cui nati, portandola al collo sarebbero stati protetti.

da: web


peonia = matrimonio felice

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